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Ho avuto l’occasione di incontrare alcune colleghe  maestre di una scuola della zona di Lecco. Dopo un incontro-fiume in cui ho fatto vedere tutti i vari programmi liberi che si possono usare a scuola (libreoffice, freeplane, scratch, linux) sono uscito con la consapevolezza rafforzata che il tutoraggio è la strada da percorrere per fare formazione in modo efficace. Il contatto personale con gli altri ti permette di instaurare rapporti di conoscenza reciproca e ti permette di trovare soluzioni efficaci per l’uso del computer a scuola.

Speranza, ottimismo, soddisfazione, giovani attivi, voglia di imparare.

Sono queste le parole che mi sono rimaste in mente dopo l’incontro di martedì scorso con Andreas a Paderno d’Adda. Il Loptis si sposta e viene a trovarci, con tutto il suo ambaradan di tecnologia liberante. Leggi il seguito di questo post »

Dai commenti del Loptis leggo:

Le scuole che introducono i tablet in massa nelle classi sono una calamità.

Usate pure i tablet perché possono essere comodi, ma non perdete il contatto con il computer. se volete crescere in libertà e consapevolezza. Consiglio: se il budget è un fattore rilevante per voi, non scegliete il tablet come unico accesso alla Macchina…

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Leggendo l’ultimo post di Andreas ho ripensato alle parole che ho sentito nel pomeriggio di giovedì 8 maggio, durante il convegno organizzato dalla rete ICT della provincia di Lecco.

Il pomeriggio è stato all’insegna dell’esplorazione delle possibilità offerte dalle tecnologie nella scuola attraverso la proposta di 7 workshop molto variegati nella loro diversità. Io ho partecipato presentando l’esperienza della lista wii libera la lavagna e il sistema WiildOs, la lavagna digitale realizzata con software libero. Leggi il seguito di questo post »

Ho appena scoperto la app di wordpress e in questo modo posso gestire il sito direttamente dal telefono, oltre che avere la possibilità di seguire gli altri blog a cui mi sono iscritto.  E con la possibilità di commentare!
Che dire? Grazie comunità di wordpress, grazie cMooc loptis e grazie prof. Andreas e tutti i partecipanti per gli spunti di approfondimento che tutti i giorni mi fanno scendere sempre più in profondità.

Dall’ultimo post di Andreas Formiconi:

Insomma, il cyberspazio non è il paese dei balocchi ma è il mondo, che è pieno di ciarpame e ricchezza allo stesso tempo. Per percorrelo e conoscerlo occorrono attenzione e ponderazione.

Condivido questa affermazione, molto spesso dimenticata a scuola dove troppo spesso il lavoro è indirizzato a favore di una alfabetizzazione informatica limitata agli aspetti tecnici.

Per contro c’è un sorta di demonizzazione del web, come se tutto ciò che si trova sia portatore di male o di chissà quali insidie. Con questo non nascondo che esistono delle reali minacce, più o meno evidenti, ma lo stesso è nel mondo reale. Come insegnamo a vivere i luoghi reali con prudenza e attenzione, dobbiamo porporci di fare lo stesso per i luoghi virtuali, con maggior consapevolezza di quanto troppo spesso i nostri ragazzi cosidetti “nativi digitali” vivono la loro presenza nei social e in rete.

A proposito di nativi digitali, come non ricordare l’ottimo articolo di Paolo Attivissimo?